giovedì 13 dicembre 2012

La casa cambia con noi

Spesso la casa viene lasciata nella sua immobilità senza tener conto che noi cambiamo e così i nostri gusti e le nostre esigenze. Ci sentiremmo più “a casa” se anche gli spazi in cui viviamo cambiassero con noi.

Il protagonista di un film di Kim Ki-Duk ( Ferro3- la casa vuota) entra nelle case lasciate vuote occasionalmente dai proprietari. Lava la biancheria, aggiusta le cose rotte, dorme nei letti, si fotografa accanto alle fotografia dei legittimi proprietari. Vive le case e le vite degli altri ma lo fa con estremo garbo e rispetto quasi affezionandosi alle cose che per qualche giorno usa ed utilizza. In quel breve lasso di tempo la casa gli “appartiene” perché è lui che se ne prende cura.

Prendendocene cura appunto ma anche rimaneggiando e trasformando i mobili, spostando o rinnovando gli accessori rendiamo la casa viva, la facciamo vibrare.

Espressione di ciò che siamo, della nostra unicità, stratificazione di ricordi e di  storie la casa è la nostra pelle vista dall’interno.



                      In the mood for love, Wong Kar-wai, ambientazione anni '60



                                      A single man, Tom Ford, ambientazione anni '60
                                                    James Bond, ambientazione anni '60

                       Arancia Meccanica, Stanley Kubrik, ambientazione anni '70
                                              







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